Se sei un’imprenditrice o una libera professionista e lavori già da qualche anno uno strumento di comunicazione come la newsletter ti può aiutare, tra le altre cose, a:
- rimanere in contatto con la tua clientela
- a farti conoscere da possibili nuovi/e clienti
- a posizionarti nel tuo settore di riferimento.
Nella mia esperienza di consulente di copywriting e comunicazione ho notato che le paure più comuni che bloccano chi vuole iniziare una newsletter sono: ‘non si iscriverà nessuno’ e ‘non mi leggerà nessuno’. Ecco perché ti condivido alcune statistiche del report 2023-2024 di GetResponse:
- “Nel 2024, 4,03 miliardi di persone in tutto il mondo usano le email. Gli esperti si aspettano che questo numero cresca fino a 4,48 miliardi entro il 2024. Nessuna piattaforma si avvicina nemmeno lontanamente alla portata potenziale della posta elettronica.”
- La frequenza media di rimbalzo è veramente molto bassa (tra 0,58% e 0,7%), dunque buona parte delle email arrivano a destinazione. Di solito le persone leggono le newsletter a cui decidono di iscriversi proprio perché lo hanno scelto di loro iniziativa.
- Il tasso di disiscrizione è tra l’0,1% e lo 0,48% quindi il numero di persone che si cancella dopo l’invio di una mail è veramente basso. Come per il punto sopra, raramente chi si iscrive decide di disicriversi.
Dunque è un’opportunità che potresti davvero cogliere ma perché ti permetta di creare una comunicazione efficace hai bisogno di una strategia per la newsletter.
Perché ti serve una strategia per la newsletter?
Dopo un periodo in cui sembrava che le newsletter non funzionassero più, questo canale è ripartito alla grande. Come sai, la persona che decide di iscriversi alla tua newsletter condivide con te alcuni dei suoi dati per cui se quello che hai scritto a proposito della tua newsletter non è convincente allora rischierai davvero che nessuna/o si iscriva.
Ecco perché hai bisogno di una strategia per la tua newsletter, per chiarire prima a te alcuni punti fondamentali:
- qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere
- a quali persone vuoi parlare
- quale tema può interessare alle tue persone
- la frequenza di invio
- come accoglierai chi si iscrive
- su quale piattaforma creerai la tua newsletter.
Una volta che avrai chiari tutti questi elementi, potrai creare una pagina sul tuo sito in cui spiegherai chiaramente alle persone perché potrebbero decidere di iscriversi.
Qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere con la newsletter
Ci sono tantissimi obiettivi diversi che potresti voler raggiungere con la newsletter. Tra essi i più comuni sono:
- avere un rapporto diretto. Di recente ci sono sempre più problemi sui social, come momenti di stop o di mancato funzionamento. La newsletter è un canale che ti permette di parlare alle tue persone in maniera diretta e con continuità
- portare traffico a sito e/o blog. Se scrivi regolarmente contenuti nuovi per il sito e/o il blog, la newsletter può essere un canale tramite cui diffonderli mettendo bene in vista il link al contenuto
- realizzare un contenuto editoriale. Vuoi un posto dove poter parlare di un argomento che non è necessariamente collegato al tuo brand. Vuoi diffondere la tua opinione e eventuali fatti o novità
- ottenere vendite. Se hai un piano e un calendario marketing con lanci periodici puoi inviare alle tue persone email che puntano proprio alla vendita dei tuoi servizi/prodotti.
A quali persone vuoi parlare: definisci il tuo pubblico
Anche se non fosse la prima volta che ragioni sulle persone a cui vuoi parlare, ti invito a riprendere tutte le informazioni che hai sulla tua clientela come:
- le mappe dell’empatia
- le recensioni ricevute
- gli appunti che hai preso durante le call conoscitive o di lavoro.
La mappa dell’empatia è uno strumento sempre valido che ti permette di metterti nei panni delle tue persone perché ti porta a ragionare su:
- cosa pensano
- cosa dicono
- cosa ascoltano
- cosa vedono
Qual è il tema che può interessare alle tue persone
Tornando alle paure di cui ti parlavo all’inizio, possiamo sicuramente aggiungere la paura di non avere nulla da dire o nulla di interessante da dire. Se anche tu la pensi così ti invito a una riflessione: se lavori da qualche anno, o se hai studiato un minimo per fare il tuo lavoro attuale, significa che qualcosa sai/sai fare dunque devi solo capire cosa può interessare alle tue persone.
Esempi di newsletter efficaci di libere professioniste
Per incoraggiarti a trovare il tuo argomento, ti porto alcuni esempi di newsletter di professioniste che trovo sempre molto centrate.
- Project Inspiration, la newsletter di Elisa Furiglio che contiene riflessioni sul business, spunti e i suoi preferiti.
- La newsletter pratica di Chiara Battaglioni – nostra socia di Rete al Femminile Bologna – che contiene sempre consigli pratici per migliorare l’organizzazione sul lavoro, a piccoli passi, scegliendo gli strumenti più adatti per sé.
- Regenerative Impact, la newsletter riflessiva della Coach Giada Centofanti – socia di Rete al Femminile Milano – che porta sempre uno spunto di riflessione e lascia delle domande per aiutare a mantenere, energia, mente aperta e atteggiamento positivo.
- Fuori dal PED, la newsletter di Valentina Tonutti che contiene trend social e i drammi dei social media manager, notizie, strategie, casi studio e interviste per lavorare e vivere meglio.
La frequenza di invio
Per stabilire con quale frequenza invierai la tua newsletter ti consiglio di considerare quattro fattori.
-
Sostenibilità per te
Preparare un contenuto come la newsletter significa mettere in fila diverse attività: dalle ricerche, alla scrittura, all’impaginazione. Meglio iniziare con una frequenza minore (es. 1 volta al mese) e poi nel caso aumentarla. -
Sostenibilità per chi ti legge
Se non è vero che bisogna essere brevi perché ormai nessuno legge più la newsletter, è anche vero che all’aumentare della frequenza di invio è meglio farti una domanda sulla lunghezza, ovvero sulla sostenibilità per le persone. -
L’atmosfera giusta per scrivere
La scrittura, di solito, richiede calma e silenzio ma c’è chi scrive anche in mezzo al rumore. Trova la tua routine per rimanere concentrata. Sistema il tuo spazio con candele, musica, o qualcosa da sorseggiare: tutto ciò che ti fa stare bene. -
Preparazione di altri contenuti
Se prevedi di inserire in newsletter il link a un articolo del blog o a un progetto del portfolio, devi considerare che questo dovrà già essere pronto nel momento in cui scriverai la newsletter.
La mail di benvenuto o il percorso
Una volta che hai definito l’obiettivo, a chi vuoi parlare, il tema e la frequenza di invio devi decidere come accogliere chi si iscriverà. Se non imposti una email, o un percorso di benvenuto, la persona che si è iscritta si troverà disorientata e non saprà cosa aspettarsi.
Ecco perché ti consiglio di pensare da subito, prima ancora del lancio, alla email o al percorso con cui salutare chi si iscriverà.
Due alternative su tutte sono:
- una email di benvenuto più o meno lunga in cui ti presenti, racconti come saranno strutturate le newsletter e/o di quale tema parlerai e dici anche la frequenza di invio
- un percorso di benvenuto in cui racconti te, la tua attività e quello che puoi fare per le persone. Questa scelta può essere azzeccata se il tuo è un lavoro poco conosciuto e hai bisogno di educare/informare le persone, o se stai facendo un grande cambiamento nella tua attività e vuoi che questo messaggio arrivi alle tue persone.
Il freebie: un contenuto come regalo per chi si iscrive
Oltre alla mail o al percorso di benvenuto, ti invito a pensare se sia il caso di offrire un regalo proprio al momento dell’iscrizione, quello che viene chiamato freebie.
Il freebie è utile per:
- dare un motivo in più per iscriversi, soprattutto se le scorse newsletter non sono consultabili
- segmentare e inviare contenuti/offerte mirate
- capire gli interessi delle tue persone
- chiedere un feedback.
Il freebie può avere tanti formati:
- un pdf da scaricare dalla mail benvenuto o da quella apposita che porta al freebie
- un percorso via email che permette di imparare qualcosa o di mettersi alla prova, come un training o un test di autovalutazione
- un videocorso diviso in più lezioni
- una lista di risorse o strumenti utili
- uno sconto su un tuo servizio o prodotto, valido entro una certa data.
Consigli per un oggetto che porta le persone a leggere la newsletter
Scrivere l’oggetto della newsletter richiede tempo, cura e attenzione perché così come il titolo di un articolo di blog o di una pagina di un sito, può invitare a continuare a leggere – e quindi ad aprire la newsletter – ma può far scattare anche l’effetto opposto.
Ci vorrebbe un altro articolo per raccontarti come scrivere un buon oggetto ma ecco qualche suggerimento che ti può essere sicuramente utile:
- scegli una frase che sia parlante, ovvero che faccia capire di cosa parlerà la newsletter e quindi perché leggerla
- puoi aggiungere una emoji perché se in tema con l’argomento aiuta l’apertura
- considera che nell’anteprima accanto al titolo si vedrà anche il pre-header, un breve testo che puoi personalizzare perché funzioni bene con l’oggetto.
Scegliere la piattaforma giusta per la tua newsletter
Sono tante le piattaforme, anche gratuite, tra cui puoi scegliere. Qui ti racconto i vantaggi di tre tra le piattaforme gratuite più diffuse tra le libere professioniste.
- Non ha bisogno di grafica, se non la copertina.
- Non ha bisogno di impaginazione particolare (è uguale a quella degli articoli).
- La newsletter viene inviata sia su Linkedin (tramite notifica) sia nella casella di posta.
- Basta un’immagine di copertina.
Substack
- Si tratta di un contenitore per cui le persone possono cercarti per argomento.
- Puoi rientrare tra le newsletter suggerite periodicamente da Substack.
- Puoi far pagare la lettura.
Mailerlite
- Necessita di impostare la grafica del template per tutti i modelli (colori, font, logo).
- Dà la possibilità di creare più form e automazioni, oltre che landing per lanci.
- Puoi creare una sequenza di email.
- Se hai fino a 1000 contatti puoi usare le versione free.
Crea la tua newsletter
Ora non hai più scuse per rimandare il momento in cui iniziare a definire la strategia per la newsletter e a crearla sulla piattaforma che pensi sia più adatta.